Quattro figure spettrali, come immobilizzate, fissate nel tempo, nell’atteggiamento quotidiano del viaggiare in autobus. I passeggeri se ne stanno isolati, senza comunicare.
Segal crea calchi in gesso di parenti e amici collocandoli in ambienti familiari per sottolineare le attività banali, ma necessarie, che ognuno di noi compie ogni giorno. Ruvido e grezzo all’esterno, il calco reca all’interno la traccia di ogni particolare dei vestiti e della pelle del modello.
Dice: “Daily life has a reputation for being banal, uninteresting boring somehow. It strikes me that daily life is bluffing mysterious, and unfathomable.” Coglie a suo modo il mistero della vita bloccandola nel gesso e mettendola sotto i nostri occhi nella sua misteriosa banalità, dando il via alla riflessione sulla solitudine e le fragilità dell’individuo, al quale egli guarda con malinconia, profonda e commossa umanità.