La bellezza come fragilità.
La bellezza come elemento non eterno.
La bellezza come processo e percorso…
come esistenza nella presenza dell’altro
come luogo e stato in cui è necessario fermarsi.
La bellezza che non ama la velocità
ed è al di là di ogni eccesso,
pur essendo nell’altro…
La bellezza che necessita di essere colta
e non trascurata, ma vissuta, amata,
accudita e creata.
La bellezza come risposta al male, e
come armonia nella natura.
La bellezza che non va mai dimenticata,
ma sempre ricercata…
La bellezza nelle parole…
La bellezza delle parole…
La bellezza secondo Emily Dickinson
Fiorire – è il fine – chi passa un fiore
con uno sguardo distratto
stenterà a sospettare
le minime circostanze
–
coinvolte in quel luminoso fenomeno
costruito in modo così intricato
poi offerto come una farfalla
al mezzogiorno –
–
Colmare il bocciolo – combattere il verme –
ottenere quanta rugiada gli spetta –
regolare il calore – eludere il vento –
sfuggire all’ape ladruncola
–
non deludere la natura grande
che l’attende proprio quel giorno –
essere un fiore, è profonda
responsabilità –