Abbiamo bisogno di un altrove, e il desiderio di esprimersi nasce proprio dall’esigenza di dare forma a mondi che siano diversi da quelli che abitualmente viviamo.
È uno sguardo diverso sulla vita e non un banale bisogno di fuga.
È la ricerca di uno sguardo che, più ampio, ci aiuti a capire meglio il senso di ciò che attraversiamo, di ciò che stiamo “passando”.
Riguarda la possibilità di recuperare quello stupore, quella capacità di meravigliarsi, che spesso abbiamo perso nella velocità della vita quotidiana.
Quella vita quotidiana che spesso percorriamo freneticamente, e quindi passivamente, senza riflettere sul senso generale e su quelli che dovrebbero essere i nostri obiettivi e i nostri valori da realizzare in questa vita.
Il ritornare allo stupore è invece quel saper trovare ciò che ancora ci appassiona, che che sentiamo che ci appartiene e che sentiamo di poter dire “Accanto ad esso, o con esso, io ci sono!”. È la passione che tocca la nostra profondità.
Con ciò che ci appassiona, assieme ad esso, e con il suo tramite, vi è la possibilità di un viaggio che sposta anche di molto il comune senso delle cose e degli accadimenti.
Nelle passioni ritrovate (trovate attivamente, e non subite nella frenesia della vita) il rapporto tra elementi e significati è del tutto libero, ed è proprio in questo che risiede la ritrovata espressività dell’individuo.
Che ritrova nella passione la possibilità di esprimersi e creare liberamente, nel proprio stile personale e unico.
Si sciolgono, qui, definizioni e etichette, e nasce un dialogo silenzioso e profondo che si fa luogo da abitare. Casa da scoprire e da vivere, che è un “mondo altrove”. Un mondo “oltre”, dove ritrovare o scoprire per la prima volta parti di Sé sconosciute, inespresse o dimenticate.
Ne emerge un senso di Sé nuovo. Ampliato e in crescita, che sa essere maggiormente consapevole delle proprie esigenze, dei propri valori e del proprio senso dello stare al mondo.
Una persona che abita la vita in modo attivo e non passivamente rapita dalla velocità e dai bisogni imposti dal mercato e dalla velocità.
Francesco Urbani
Psicologo-Psicoterapeuta-Supervisore
urbani@casadinchiostro.it
www.francescourbani.it
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Intestato a Blog Radio Kafka
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L’io senza dimora adesso più che mai tenta di ritrovare la propria meta e la vera natura di sé stesso in un mondo che ancora deve essere creato.