Nel deserto del Nevada, ogni anno, si tiene una particolarissima e meravigliosa manifestazione dedicata al mondo dell’arte. Il deserto si trasforma in un vero e proprio museo a cielo aperto, dove artisti provenienti da ogni angolo del mondo espongono le loro opere: questo è il “Burning man”, festival unico, che raduna numerosissimi artisti ed appassionati d’arte.
Una città, “Black Rock City”, prende vita come per incanto, si riempie di meravigliose opere e muore, in silenzio, al termine dello stesso festival: una vera e propria oasi dell’arte, che elegantemente riempie di pura magia un silenzioso deserto.
In questo contesto, l’artista ucraino Alexsandr Milov, ha esposto una delle sculture più belle del festival, una vera e propria ambientazione con citazioni neo dada, intitolata Love. L’artista coglie dell’amore il lato più vero e fragile, la chiusura, le sovrastrutture tipiche della mente adulta, il conflitto tra il sentimento e la ragione, il senso di prigionia che il distacco provoca.
Uno degli aspetti più belli di questa installazione, nonché la genialità dell’artista, emergono dall’incredibile sensibilità e lucidità con cui ha colto e reso materiale, tangibile, visibile l’ossimoro presente nella separazione d’amore.
L’opera, realizzata con del filo metallico, raffigura, nella sua semplicità, due adulti seduti schiena contro schiena. Ma, il fulcro e allo stesso tempo vera anima dell’intera opera, lo si può ammirare all’interno della scultura: due bambini, letteralmente chiusi nel corpo degli adulti, come dei preziosi gioielli in uno scrigno, tendono le loro mani l’uno verso l’altro, in cerca di un contatto. Il significato,che colpisce direttamente l’attento osservatore è davvero considerevole: da un lato, grazie alla semplicità ed “aridità” del filo metallico e grazie alla posizione delle due figure rappresentanti gli adulti, è descritto il conflitto, che troppo spesso governa l’animo umano, eliminando ogni forma di contatto e dialogo; dall’altro lato, è raffigurato il mondo interiore, tramite la figura dei due fanciulli, che rappresentano l’amore e la purezza che è possibile trovare in ogni animo, anche nel più duro.
Lo scultore ha dato la possibilità a tutti i partecipanti di dare un’interpretazione circa il significato dell’opera; successivamente lo stesso Milov ha dato la propria: “Mostra un conflitto tra un uomo e una donna, l’espressione interiore ed esteriore della natura umana. La loro interiorità è rappresentata da bambini trasparenti che cercano di toccarsi attraverso la grata. Al calare della notte, i bambini cominciano a brillare. Questo splendore è un simbolo di purezza e sincerità che unisce le persone e dà la possibilità di riavvicinarsi quando arriva un periodo buio”.
Oscurità e luce, immoralità e purezza, racchiusi in un’unica opera. Al calar del sole, dopo, i due fanciulli si illuminano e, impreziosiscono l’intero involucro spento: l’uomo adulto.