Tutte le lettere d’amore sono
ridicole.
Non sarebbero lettere d’amore se non fossero
ridicole.
Anch’io ho scritto ai miei tempi lettere d’amore,
come le altre,
ridicole.
Ma dopotutto
solo coloro che non hanno mai scritto
lettere d’amore
sono
ridicoli.
Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo
senza accorgermene
lettere d’amore
ridicole.
La verità è che oggi
sono i miei ricordi
di quelle lettere
a essere ridicoli.
(Tutte le parole sdrucciole,
come tutti i sentimenti sdruccioli,
sono naturalmente
ridicole).
Fernando Pessoa – Poesie
da “Una sola moltitudine”
traduzione dal portoghese Antonio Tabucchi e Maria José de Lancastre, edizioni Adelphi
immagine George Frederic Watts, Ellen Terry (‘Choosing’), 1864
Francesco Urbani
urbani@casadinchiostro.it
www.francescourbani.it