I principi necessari per tacere di Dinouart

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Si deve smettere di tacere solo quando si abbia qualche cosa da dire che valga più del silenzio.

C’è un tempo per tacere come c’è un tempo per parlare.

Il tempo per tacere deve essere nell’ordine sempre il primo: non si saprà mai parlar bene se prima non si è imparato a tacere.

Tacere quando si è tenuti a parlare è una cosa da deboli e da imprudenti, tanto quanto parlare quando si deve tacere è sintomo di leggerezza e indiscrezione.

In generale è certo che si rischia di meno a tacere che a parlare,

L’uomo non è tanto mai padrone di sé quanto lo è nel silenzio: quando parla egli sembra perdersi, per così dire, al di fuori di sé, e dissolversi nel discorso al punto da appartenere meno a se stesso che agli altri.

Quando si ha una cosa importante da dire bisogna prestarvi un’attenzione particolare: è bene dirla prima a se stessi e poi ripetersela, in modo da non doversi pentire quando non si è più in grado di trattenerla.

Se si tratta di serbare un segreto non si tace mai troppo. Il silenzio è, in questa circostanza, una delle cose per le quali non si deve temere nessun eccesso.

Il riserbo necessario per conservare bene il silenzio nella vita quotidiana non è una virtù minore dell’abilità e dell’impegno a parlare bene. E non c’è merito maggiore nello spiegare ciò che si sa di quanto non ve ne sia nel tacere su ciò che si ignora. A volte il silenzio del saggio vale più del ragionamento del filosofo, poiché è una lezione per gli impertinenti e un’ammonizione per i colpevoli.

Il silenzio a volte fa sembrare saggio un uomo mediocre e capace un ignorante.

Siamo naturalmente portati a credere che un uomo che parla poco non sia un gran genio, e che chi parla troppo sia uno sconsiderato o un pazzo. E’ meglio far credere di non essere  un genio di prim’ordine, rimanendo spesso in silenzio, piuttosto che passare per folle abbandonandosi alla smania di parlar troppo.

Il tratto distintivo di un uomo coraggioso è quello di parlare poco e di compiere delle grandi azioni. Il tratto distintivo di un uomo di buonsenso è di parlare poco e di dire sempre cose ragionevoli.

Quale che sia la disposizione d’animo che abbiamo verso il silenzio, dobbiamo sempre diffidare di noi stessi: la smania di dire qualcosa sarebbe già un motivo sufficiente per tacerla.

Il silenzio è necessario in molte occasioni, ma bisogna sempre essere sinceri: è possibile tenere per sé certi pensieri, ma non fingerli. Esistono delle maniere di tacere senza chiudere il proprio cuore, di essere discreto senza essere cupo e taciturno, di nascondere alcune verità senza coprirle con menzogne.

 

Tratto da "L'arte di tacere" di Joseph Antoine Toussaint Dinouart, Ed. Elliot, 2013

Francesco Urbani
urbani@casadinchiostro.it
www.francescourbani.it

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One thought on “I principi necessari per tacere di Dinouart

  1. Molto bello Francesco questo artículo. Dopo Roma oggi ha Torino. Ci rifletto in silenzio. Único modo di capire il propio cuore quando si sta in solitudine. Gracias

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