Amare è rabbia,
tempesta e passione,
urlo e furore.
Dolcezza.
Notte insonne
di chi è perso
o si illude.
La speranza
sfiora la pelle
confine del corpo.
L’amore è un dialogo incompleto tra forze incomponibili, dove il nostro fragile mondo emotivo attraversa sempre un imprevisto terremoto.
Da un lato, infatti, c’è il richiamo al “conosciuto”, al rassicurante, a quel che viene vissuto come “casa, dall’altro vi è il bisogno di andare “oltre”, incontrando il desiderio e la crescita nell’essere incontro.
Nell’amore non ci si può più illudere di avere “controllo” sul mondo e sulla propria vita, soprattutto in riferimento alla sfera emotiva. Si procede su strade incognite, ma necessarie, complesse e vitali.
L’amore è accettare un dialogo con in non-conosciuto, con l’enigma che è l’altro, ma che è anche in noi stessi. C’è l’idealizzazione, ma anche la realtà. Il contatto complesso tra fantasia e mondo reale, in un percorso che può essere stupendamente infinito, ma anche fragile e breve.
La passione può essere vitalità, sogno, come può trasformarsiin dolore, perdita e spaesamento. La sofferenza è presente e presenza, come lo sono la gioia e la felicità.
Siamo alla ricerca di tenerezza, un bisogno fondamentale di dolcezza, che però rischia di soffocare la passione, uccidere il bisogno di costante rinnovamento, che è desiderio e pericolo.
Tensione tra sicurezza e sogno, che sono luoghi sempre fragili e meravigliosi in ogni relazione.
L’amore espande sempre la vita e le persone, con la sua splendida violenza, che tutto concede e done: tra felicità e paura della perdita.
Francesco Urbani
urbani@casadinchiostro.it
www.francescourbani.it
Immagine tratta dal film "Goodbye Lenin" di W. Becker, 2003